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al testo di Gil
Il dramma di ogni nascita
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Abbiamo spezzato il tempo che ci rimaneva da vivere - il dramma di ogni nascita è il senso della fine - dentro parole mai taciute e bicchieri di vino figli di un'osteria minore tra un angolo di strada e la strada che portava un po' più in alto.
Ma ora il tuo corpo tace ogni respiro di vita e immobile è lì che giace al netto di una lentezza infinita che disfacente proclama la sua vittoria, codice indecifrabile nella lingua che brucia ciò che resta di questo arcano universo.
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Salvatore Pizzo
- 21/01/2020 01:09:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Mi pare di avertelo scritto già, di quanto mi emozionino i tuoi versi. Questa, poi, la sento molto mia: ci trovo un desiderio fortissimo di andare oltre la fine. Ma, non per paura, bensì per quella curiosità chè propria del poeta; ovvero di colui che si interroghi del vivere e del valore del dolore che lo conforma... un caro saluto
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Gil
- 20/01/2020 13:53:00
[ leggi altri commenti di Gil » ]
Grazie, Isabelle; grazie, Rosa Maria.
Un caro saluto ad entrambe
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Rosa Maria Cantatore
- 19/01/2020 10:12:00
[ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]
"il dramma di ogni nascita è il senso della fine": così veramente e drammaticamente è.
Un applauso (non solo per questo), Gil.
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